Con l’avvio dell’anno scolastico e, ancor più, con l’introduzione dei cambiamenti dovuti alla legge 107 del 2015, la Buona Scuola, il tema della gestione dei docenti nella Scuola Pubblica è stato largamente discusso da stampa e istituzioni. Quasi sempre, però, solo in chiave burocratico amministrativa, dimenticando le conseguenze che ogni cambiamento organizzativo produce sulle persone, sulle loro attività e relazioni.
Autonomia scolastica, nuove funzioni e responsabilità del Dirigente Scolastico, valutazione del merito, trasferimento di sede dei docenti: si tratta di cambiamenti che contribuiscono a creare un nuovo contesto dell’insegnamento e pongono alcuni interrogativi, ai quali cercherò di dare risposta in questo articolo:
- quali conseguenze si possono determinare sul livello di motivazione degli insegnanti e la loro decisione di entrare a far parte, stabilmente, del corpo docente di un istituto scolastico?
- Quali ripercussioni possono prodursi sulla qualità dell’insegnamento, sugli studenti e sul loro apprendimento?
- È possibile, attraverso un colloquio di valutazione con i docenti, comprendere il loro livello di motivazione e il loro interesse a restare in una determinata scuola?